
Perché le aziende non possono più rinunciare ad avere KPI finanziari e KPI economici affidabili
In un periodo storico caratterizzato da mutabilità, concorrenza e crisi dalla portata internazionale, le aziende assomigliano sempre più a un funambolo costretto a stare in equilibrio mentre viene sballottato qua e là da forti raffiche di vento.
In questa immagine, i responsabili finanziari e il loro team rappresentano l’asta che permette all’impresa di rimanere in piedi. Al reparto finance, infatti, è sempre più richiesto non soltanto di essere un affidabile consigliere per i vari decisori interni, ma anche la capacità di trovare nuovi modi per aumentare la creazione di valore a parità di risorse (se non addirittura con meno risorse).
Oltre a essere una responsabilità enorme, la soddisfazione di queste istanze richiede di avere a disposizione dei KPI finanziari e dei KPI economici affidabili, che possano fungere da fondamenta stabili per la progettazione e la realizzazione di strategie efficaci. Tuttavia, quest’esigenza di attendibilità di dati e di indicatori non può più essere affrontata ricorrendo esclusivamente agli strumenti e ai metodi di lavoro tradizionali.
La validità di quest’ultima affermazione può essere estesa anche alle attività di analisi del cashflow e dei dati di bilancio più in generale.
Tempi difficili e imprevedibili richiedono scelte coraggiose e innovative, non più rinviabili per la loro importanza: è in questo contesto che si inserisce un tool di Business Intelligence.
La Business Intelligence applicata al finance: un cambio di paradigma per i KPI finanziari e i KPI economici
L’attuale situazione globale mette le imprese di fronte a un’evidenza ormai non più negabile, ossia che non basta più un buon controllo di gestione aziendale per rimanere competitivi nel mercato e per crescere, ma si rende necessario dare un qualcosa in più.
Più precisamente, si deve cercare di permettere al responsabile finanziario e al suo team di focalizzarsi il più possibile sullo svolgimento di attività a elevato valore aggiunto, come l’analisi dei macro-trend economico-monetari e geopolitici, l’individuazione di opportunità di investimento intelligenti e sostenibili, nonché la scoperta di potenziali occasioni di riduzione dei costi. Per fare questo, però, bisogna trovare il modo per mettere il reparto finance effettivamente in condizione di risparmiare tempo. Come? Permettendogli di portare a termine tutte le responsabilità più tradizionali del ruolo in maniera più veloce, efficace ed efficiente.
In questo senso, con le sue dashboard preimpostate e la possibilità di aggiornare costantemente i dati, la Business Intelligence consentirebbe ai professionisti finanziari di automatizzare le normali procedure di analisi dell’equilibrio economico-finanziario, permettendo al team di accorciare notevolmente la durata di lavoro normalmente impiegata. Un risparmio di tempo che garantirebbe agilità e proattività tanto alla finanza quanto ai processi decisionali, qualità ormai imprescindibili in un contesto internazionale mutevole e fluido.
Se a tale feature di caricamento automatico dei dati si aggiunge pure il fatto che un tool di Business Intelligence può fungere da raccoglitore centralizzato di tutti i dati finanziari (grazie alla sua elevata capacità di data integration), si può ben comprendere come con la BI sia possibile ridurre a monte tutte quelle differenze di interpretazione dei KPI finanziari dovute alla presenza di dati obsoleti o errati, comportando così una produzione di insight affidabili e su cui c’è maggior concordanza.
La data visualization offerta da uno strumento di BI, inoltre, semplifica la comprensione dei big data, trasformandoli in forma di grafici e visualizzazioni chiare, fornendo in tal modo anche ai decisori e agli stakeholder meno avvezzi alle metriche e ai KPI finanziari la possibilità di scoprire tendenze e schemi, nonché di comprendere meglio gli insight suggeriti dagli analisti.
Il problema principale nei team finanziari all'interno delle aziende
Oggigiorno la limitazione più pressante che i reparti aziendali di finance sono chiamati ad affrontare è rappresentata dalla mancanza di specifiche competenze in ambito digital.
In altre parole, i team sono composti prevalentemente da professionalità con un background di studi tradizionale e quindi competente sulle attività più consuete della finanza aziendale, come la redazione del bilancio o il controllo della correttezza dei numeri e dei KPI finanziari ed economici. In particolar modo nelle aziende più piccole, i team finance peccano di un’eccessiva omogeneità delle competenze, che impedisce all’azienda di abbracciare pienamente quelle innovazioni digitali che preparerebbero l’impresa ad adeguarsi meglio alle crisi internazionali. In poche parole: c’è bisogno di professionisti con competenze orientate al digitale.
Tuttavia, riuscire a intercettare queste figure professionali nel mondo del lavoro e a ingaggiarle effettivamente è molto complesso, specie se per accaparrarsi queste figure si deve necessariamente entrare in concorrenza con grandi aziende o multinazionali. Tra l’altro, anche qualora i team finanziari riuscissero effettivamente a dotarsi di tali personalità, comunque le trasformazioni digitali richiedono tempo ed esperienza per poter essere implementate. Ecco perché entra in gioco l’offerta di Infodati.
KPI finanziari finalmente affidabili con il modulo “Analytics Finance” di Infodati
Grazie alle esperienze e conoscenze maturate nel corso di anni di lavoro dai suoi professionisti di Business Intelligence, Infodati ha sviluppato il modulo “Analytics Finance” per la piattaforma Qlik, progettandolo per tutti quei professionisti che vogliono modernizzare le proprie attività e godere rapidamente dei vantaggi che la BI apporta.
“Analytics Finance” è pensato per consentire una più efficace ed efficiente gestione e controllo del dato contabile, extracontabile e di contabilità analitica. La capacità di controllo del dato fornita dal modello garantisce delle analisi maggiormente affidabili e più capaci di generare insight latenti e rilevanti, anche grazie alla possibilità di intervenire direttamente sulle strutture di riclassificazione del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale, andando a modificare e a ricomporre le voci di bilancio in maniera da farle aderire sia alle norme dell’Unione Europea sia alle specifiche esigenze di business dell’azienda.
L’ampia offerta di dashboard contenuta all’interno del modello, poi, consente un’elevata facoltà di riepilogazione della situazione aziendale e dei suoi dati in grafici, tabelle, visualizzazioni, KPI finanziari e metriche economiche, che nel loro insieme vanno a fornire una notevole quantità di informazioni altamente strategiche per la corretta gestione d’impresa.
Se a tutto ciò si aggiunge persino la possibilità di effettuare comparazioni della situazione economico-patrimoniale del presente rispetto a quella di budget, a quella di forecast e a quella del passato, si può ben capire come l’utente possa raggiungere un livello di consapevolezza difficilmente ottenibile con altri strumenti. In quest’ottica, “Analytics Finance” si pone come il perfetto partner per il responsabile finanziario che vuole dare un contributo in più e creare effettivo valore aggiunto per la sua azienda.
Conclusioni
Su richiesta, inoltre, il team Business Intelligence di Infodati offre anche l’opportunità di andare oltre lo standard di base del modulo, con possibilità di personalizzare le relative dashboard e di implementare KPI aggiuntivi o alternativi.
Consulta i nostri casi studio.